Nascosta tra gli alberi di castagno e posizionata a Nord del paese, emerge una struttura storica risalente al XIV secolo: un santuario rurale eretto nel 1300. Questo luogo sacro, nel corso dei secoli, ha subito diverse trasformazioni e ampliamenti. Una svolta drammatica nella sua storia avvenne nel 1556. Durante quel periodo, la peste imperversò su Rovito e i dintorni, e la zona circostante il santuario divenne un lazzaretto, un luogo dedicato all'assistenza e alla sepoltura dei malati. Si eressero baracche per assistere le persone colpite, e queste strutture rimasero operative per diversi anni.
Dopo quella tragica fase, il santuario divenne rifugio per eremiti e mendicanti. Queste persone, ritirandosi dalla società, vivevano una vita di preghiera e di elemosina, cercando pace e redenzione spirituale.
Situato alle pendici della Sila, il santuario ha anche ospitato, nei secoli, eventi di rilievo per la comunità. Anticamente, durante il mese di maggio, vi si celebrava una festa che dava vita alla fiera più significativa della zona, attirando persone da luoghi lontani. È interessante notare che la località, prima di assumere il suo nome attuale, era conosciuta come Cona Pinta.